...la bellezza salverà il mondo...

ILIA DA LOZZO



RITRARTISTA


Ribellione, ricerca e ricongiungimento con la propria identità.

 Sono questi i tre elementi inscindibili che fanno di Ilia Da Lozzo la fotografa dell’anima, una “RitrARtistA”, come lei stessa si definisce. Il percorso dell’artista pordenonese (Sacile, 1977), nasce dall’estetica immaginifica instillata, goccia dopo goccia, in un’Ilia bambina, dedita a eternare visioni, sguardi e corpi liberati poi, da un’Ilia più matura, posta dietro l’obiettivo fotografico. Nelle sue opere si fondono ritratti viscerali, composti da narrazioni inconsce che svelano i molteplici labirinti interiori della dimensione umana, nei quali ci si può perdere o ritrovare attraverso rappresentazioni semplici, prive di arzigogolati panneggi strutturali.


La Mia storia  di RitrARtistA


Ciao a tutti, sono Ilia, una “RitrARtistA”. “RitrARtistA” è una parola che nasce dalla fusione di “Ritrattista” e “Artista” e che riflette la mia ricerca dell’anima attraverso l’obiettivo, unendo il ritratto – la tradizione di raccontare l’individuo – e l’arte, quella libera espressione che va oltre la mera tecnica. È il mio modo di vedere il mondo, esplorando e cogliendo ciò che si nasconde nei dettagli, negli sguardi, nei silenzi. È la ricerca di bellezza e significato in ogni volto che fotografo, ma anche la libertà di esprimere ogni emozione e pensiero che quella persona, attraverso la mia lente, mi ispira. È un atto di creazione, è fotografia che emoziona!